Al giorno d’oggi il mercato erboristico e farmaceutico è letteralmente invaso da prodotti che promettono di far perdere peso ed eliminare i chili di troppo in poco tempo. Sia i farmaci che gli integratori dimagranti, di cui parleremo più avanti in questo articolo, hanno dimostrato di essere efficaci solo se assunti in contemporanea ad una dieta equilibrata ed in concomitanza ad un programma adeguato di attività fisica. Ma quali sono i principi attivi che dobbiamo tenere in considerazione quando ci rivolgiamo ad un integratore alimentare per perdere peso? Li vediamo insieme spiegati più avanti, e ne valuteremo attentamente pro e contro: inizieremo con l’analisi di veri e propri farmaci per perdere peso, per i quali è quindi richiesta una ricetta medica, per poi proseguire un i principi attivi naturali che possono darci una grossa mano nell’aiutarci ad eliminare quei fastidiosi chili di troppo che da tempo ci trasciniamo e che desideriamo perdere.
Principi attivi che troviamo nei Farmaci: la Sibutramina
Uno dei principi attivi che troviamo nei farmaci per dimagrire è la Sibutramina. Questo farmaco stimola il senso di sazietà, inoltre aumenta la termogenesi con meccanismi d’azione simili a quelli della caffeina. Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono sicuramente quelli cardiovascolari (palpitazione, ipertensione): è infatti sconsigliato l’assunzione da parte di chi già soffre di patologie cardiache. Il farmaco è stato bandito in Italia in quanto i potenziali rischi per la salute superavano i potenziali benefici.
Orlistat: il farmaco più in voga per la perdita di peso
Un altro farmaco utilizzato per il controllo del peso è l’Ortilast.
Queste pastiglie agiscono riducendo l’assorbimento dei grassi. Anche questo farmaco può provocare diversi effetti collaterali tra cui, flatulenza, incontinenza o urgenza fecale. Vi sono poi altri farmaci dotati di effetto dimagrante ma non utilizzati a tale scopo, per citarne alcuni: ormoni tiroidei, acarbosio, fendimetrazina. Ricordiamo che tutti i farmaci hanno effetti collaterali anche gravi e non andrebbero mai assunti senza una prescrizione medica.
Integratori naturali che riducono il senso di fame
Tra i principali integratori dimagranti troviamo quelli che riducono il senso di fame. Chiamati anche anoressizzanti sono integratori composti soprattutto da fibre alimentari che una volta ingerite si espandono nello stomaco creando una sensazione di sazietà. Inoltre agiscono a livello intestinale riducendo l’assorbimento di grassi e carboidrati. Tra gli integratori che rientrano in questa categoria ricordiamo: crusca, guar e gomma di guar, gomma karaya, psillio, semi di psillio, agar agar, glucomannano, pectina, farina di Konjac, algina ed acido alginico, carragenina.
Ad esempio i semi di psillio non sono molto conosciuti ma apportano diversi effetti benefici. Con il termine psillio si indicano i semi di una pianta asiatica nota come Plantago ovata. Ma a cosa servono i semi di psillio? Come abbiamo detto questi semi sono molto utili per dimagrire: oltre ad aumentare il senso di sazietà evitano anche l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Ma i suoi benefici non finiscono qui, infatti i semi di psillio sono ottimi probiotici in quanto aiutano a regolarizzare la flora batterica, hanno proprietà anti-infiammatorie, riducono il colesterolo cattivo, regolarizzano il glucosio nel sangue e dell’insulina. Con le loro proprietà mantengono attivo il metabolismo, aiutano ad eliminare le tossine e rafforzano il sistema immunitario.
Controindicazioni degli integratori dimagranti che riducono il senso di fame. È sconsigliato assumere integratori anoressizzanti prima di andare a dormire in quanto rigonfiandosi potrebbero causare ostruzioni esofagee, più in generale si sconsiglia l’assunzione di questi prodotti per chi soffre di problemi gastrici o infiammazioni intestinali, inoltre ricordiamo che l’eccessiva assunzione riduce l’assorbimento di importanti minerali quali, calcio, zinco, magnesio e fosforo. In questi casi è consigliabile integrare la dieta con integratori multivitaminici e minerali.