In commercio c’è la possibilità di rinvenire davvero tantissime soluzioni per pulire in maniera adeguata la piscina.
Ce ne sono alcuni di cui non si può proprio fare a meno e che consentono di tenere in ordine le zone più complicate da raggiungere altrimenti, come ad esempio il fondo della vasca piuttosto che gli skimmer.
L’attività di manutenzione della piscina
Come si può facilmente intuire, il fatto di svolgere una costante e regolare manutenzione della piscina permette indubbiamente di ottenere diversi aspetti benefici. Prima di tutto l’acqua viene conservata a standard decisamente maggiori dal punto di vista qualitativo e non dobbiamo dimenticare l’importanza pure di tenere ordinati e puliti i rivestimenti per la sicurezza dell’intera piscina.
Cosa fare se l’acqua è torbida
In questo caso, è fondamentale mettere in evidenza come la normalissima attività di manutenzione, insieme all’uso di prodotti specifici, come l’antialghe piscina, rappresenta senz’altro una più che valida misura di prevenzione. Il fatto che l’acqua sia diventata torbida, piuttosto che la presenza di alghe sul fondo della vasca, sono problematiche che possono succedere per un gran numero di motivazioni.
Ad esempio, potrebbe accadere che non si effettua la manutenzione sufficientemente di frequente, oppure che intervengano delle temperature così alte in estate da creare vari disagi.
Al tempo stesso, anche una piscina troppo affollata può causare delle problematiche che vanno risolte il prima possibile. Ci sono poi i problemi legati tipicamente allo scorrere di ogni stagione. Ad esempio, durante la stagione autunnale, le foglie cadono e invadono evidentemente la piscina, mentre durante la stagione estiva sono le mosche a creare vari problemi.
Cosa fare per conservare una qualità dell’acqua sufficiente
Indipendentemente dal tipo di attività di disinfezione che si sceglie per la propria piscina, sia quindi con il sale che con il cloro, è bene controllare con una cadenza tipicamente settimanale, i parametri che si riferiscono alla qualità dell’acqua, che deve essere sempre buona.
I fattori a cui prestare la massima attenzione sono il PH, il disinfettante, lo stabilizzante e l’alcalinità.
Riuscendo a controllare in modo costante e frequente i valori dei fattori in questione, è chiaro che la sicurezza e la qualità dell’acqua della piscina ne traggono grande beneficio. È fondamentale, quindi, dotarsi di un kit che possa occuparsi dell’analisi dell’acqua, ma può tornare utile anche effettuare un’ispezione visiva dell’aspetto in cui si presenta la piscina. In questo modo, si scongiurerà la necessità di intervenire con dei trattamenti cosiddetti “shock” e in modo urgente.
L’uso del correttore e l’operazione di disinfezione
Il correttore del ph e i prodotti che servono per effettuare il trattamento con il cloro shock si possono trovare tranquillamente in commercio, ma anche ovviamente su varie piattaforme online. Importante mettere in evidenza come siano proposti in diverse versioni: si va dalle pastiglie fino ad arrivare alla soluzione del granulato, senza dimenticare anche la versione liquida. Ogni prodotto deve essere impiegato chiaramente per risolvere un problema ben determinato e non si può mai intervenire in maniera generica.
Sia la versione liquida che quella solida, quindi in polvere, del correttore di ph hanno senz’altro una buona efficacia. Il liquido è probabilmente la soluzione migliore per essere versata tramite sistemi di dosaggio automatico.
Le pastiglie stabilizzate a base di cloro, invece, nella maggior parte dei casi vengono impiegate per la disinfezione delle piscine private.
Hanno la caratteristica di dissolversi in modo lento e graduale nell’acqua, garantendo sempre un’attività di disinfezione regolare con il progressivo sciogliersi della pastiglia. I granulati di cloro stabilizzato, invece, hanno il vantaggio di sciogliersi con la massima velocità e, di conseguenza, rappresentano una soluzione molto diffusa e utile quando c’è da intervenire con una sorta di trattamento d’urto.