Su tutti i prodotti che di solito acquistiamo troviamo i codici a barre. Ci siamo mai chiesti esattamente che cosa significano e che cosa rappresentano? Si tratta di elementi grafici che indicano diversi dati relativi ai prodotti a cui sono attaccati. Questi codici si leggono attraverso appositi strumenti che sono i cosiddetti lettori di codici a barre. Sono generalmente formati da barre di differente spessore, le quali a loro volta sono separate da spazi bianchi sempre di grandezza differente. È proprio dalla struttura di questi elementi che dipende la codificazione delle informazioni che riguardano gli oggetti o i prodotti.
Che cos’è il codice EAN
Un codice ean è composto da moduli. Che cos’è un modulo? Un modulo corrisponde alla colonna che si riferisce ad una barra scura e ad una barra chiara. Il codice EAN è quello che troviamo spesso in molti prodotti che acquistiamo e che, per consuetudine, tutti definiamo comunemente codice a barre.
È proprio quello per la lettura del quale si utilizza un lettore di codice a barre. La lettura funziona attraverso il laser del lettore, che scansiona il codice e i vari moduli, controllando in particolare la quantità di luce che ciascuno dei moduli è in grado di riflettere.
Di solito la struttura dei moduli viene interpretata dai computer secondo un codice binario, traducendo nel numero 1 ogni barra scura che non riflette la luce e nello 0 ogni spazio bianco che riflette molta luce. In questo modo si possono ricavare, proprio attraverso l’elaborazione del computer, diverse informazioni che riguardano un prodotto.
Come è composto un codice a barre EAN
Il codice a barre non è fatto soltanto di moduli, quindi di spazi bianchi e di barre nere, ma si compone anche di cifre. I primi 7 numeri identificano il produttore, quindi costituiscono una sorta di prefisso. All’interno delle 7 cifre, che dapprima il lettore prende in considerazione, in particolare le prime 2 identificano l’origine del prodotto. Le altre 5, invece, si riferiscono al codice del prodotto.
L’ultima cifra che viene posta a destra di solito viene considerata come una cifra di controllo, che i computer utilizzano per evitare che ci siano errori della lettura. Il computer, attraverso il lettore ottico, esegue sempre un calcolo specifico che deve risultare corrispondente alla cifra di controllo.
I vari utilizzi dei codici a barre
L’ambito in cui viene maggiormente utilizzato il codice a barre è quello commerciale e industriale. Infatti qualsiasi prodotto che viene venduto ha un suo specifico codice, in modo che possa essere identificato tra le migliaia di prodotti che esistono in commercio.
L’utilizzo più comune che possiamo sperimentare riguardo a questo codice è quello legato al commercio al dettaglio. Infatti tutti i prodotti che compriamo nei negozi, nei supermercati o nei centri commerciali possiedono un codice univoco. Il codice a barre serve ad identificare il prodotto, ma è utile per ricavare altre informazioni, come per esempio il prezzo.
Inoltre il barcode viene utilizzato anche in ambito medico, per identificare macchinari, medicinali e pazienti. Non è raro infatti che alcuni pazienti ricoverati in ospedale siano dotati di speciali braccialetti su cui è riportato il codice a barre, che indica anche delle specifiche cure mediche che vengono somministrate ai pazienti.
I codici a barre possono essere utilizzati anche per tracciare gli spostamenti di merci, prodotti e persone, come per esempio le automobili a noleggio, i bagagli negli aeroporti, le spedizioni postali. I vantaggi legati all’utilizzo di questi codici sono molti, soprattutto perché permettono di velocizzare le operazioni di identificazione e di vendita e di ottimizzare l’operazione di stoccaggio di vari prodotti. Inoltre permettono di creare profili commerciali molto utili nell’ambito delle compravendite.