Negli ultimi anni, complici anche i prezzi particolarmente competitivi delle compagnie aeree, le opportunità di viaggiare sono aumentate esponenzialmente. Ed offrono svariate possibilità per andare incontro alle esigenze di ogni individuo: dai lunghi soggiorni, dove le mete marittime restano a tutt’oggi le predilette, fino a brevi e fugaci week end visitando luoghi di grande richiamo storico e culturale.
Una meta che, negli ultimi anni, sta riscontrando un numero crescente di visitatori, è sicuramente Berlino, un crocevia di importanza storica per qualsiasi cittadino europeo: la Caduta del Muro, infatti, rappresenta, con ogni probabilità, l’evento di maggior rilevanza accaduto nel Vecchio Continente negli ultimi settant’anni.
Alexanderplatz e Brandenburger Tor, le perle più note della capitale tedesca
Chiunque visiti Berlino, di conseguenza, non può rinunciare a fare un salto ad Alexanderplatz, la piazza più importante dell’ex Repubblica Democratica Tedesca, la DDR che faceva capo al blocco comunista post seconda guerra mondiale. Con la caduta del Muro, questa piazza è stata gradatamente modificata, restando, tuttavia, un‘importante crocevia culturale, commerciale e viabilistico della Berlino riunificata.
Due sono i monumenti di maggior pregio di questa splendida piazza: l’orologio mondiale, che ruota continuamente mostrando le ore nelle varie zone del globo terrestre, e la torre della televisione, quest’ultima, nota col nome di Fernsehturm, la seconda struttura più alta del mondo.
Recarsi a Berlino impone un salto a Brandenburger Tor, meglio nota, a noi italiani, come “Porta di Brandeburgo“. Questo monumento è, senza alcun dubbio, il più noto della capitale tedesca, tanto da essere identificato come il simbolo dell’intera città. Costruita a fine ‘700 per risaltare la magnificenza della Germania dell’era Prussiana, la Porta di Brandeburgo è diventata, di fatto, il simbolo della Germania riunificata, grazie anche ad un memorabile discorso tenuto, nel 1987, da Ronald Reagan, nel quale si esortava l’allora Presidente dell’URSS, Gorbaciov, ad accelerare i tempi della caduta del Muro di Berlino. Nei paraggi della Porta si sviluppa uno dei viali berlinesi più famosi: il viale sotto gli alberi, Unter den Linden.
Non solo piazze maestose: Berlino regala incantevoli musei
Un salto, poi, a Gendarmenmarkt, il “mercato dei gendarmi“, è assolutamente obbligatoria. Una piazza maestosa ed affascinante, che ospita uno dei più grandi e caratteristici mercatini natalizi berlinesi, impreziosita dalla presenza di tre splendidi edifici: il duomo tedesco, il duomo francese e la sala dei concerti. Un luogo, quindi, in grado di regalare storia, cultura e grande divertimento, lo stesso che può fornire un casinò online legalmente riconosciuto, come facilmente riscontrabile leggendo le opinioni 888 casinò.
Un’altra tappa assolutamente imperdibile è Potsdamer Platz, una delle piazze, cent’anni fa, fra le più trafficate d’Europa, ricca di bar e locali alla moda, limitrofa alla imponente stazione ferroviaria cittadina. Potsdamer subì una radicale trasformazione durante il periodo nazista, Hitler non vedeva di buon occhio il carattere mondano del luogo, prima di essere completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale e diventare un luogo dov’era eretto una parte del Muro di Berlino. Negli ultimi decenni, grazie al coinvolgimento di alcuni architetti di chiara fama mondiale come Renzo Piano, Potsdamer è tornata agli antichi splendori: la creazione del futuristico Sony Center, ne è la più fulgida testimonianza.
Berlino, però, è in grado di offrire non solo piazze e monumenti incantevoli, ma anche musei particolarmente apprezzati dagli amanti dell’arte. Il più famoso, in tal senso, è il Pergamon, al cui interno si possono trovare alcune meraviglie come la porta di Ishtar, la porta di Mileto e l’altare di Pergamo.
Quest’ultimo è oggetto, attualmente, di un’importante opera restaurativa, ed è stata sostituito da un’installazione che riproduce la città di Pergamo. Un altro museo molto noto, è quello ebraico. Posto in un edificio dallo stile classico è collegato a una struttura moderna, caratterizzata, esternamente, da strette finestre che sembrano più squarci o ferite, internamente è formata da assi che si incrociano creando grandi spazi vuoti, richiamando, in un certo qual modo, l’Olocausto.